Viadana e lo sport: i candidati sindaco

1) hai praticato/pratichi oppure segui sport? Quale è il tuo preferito? E perché (passione di famiglia, legame col territorio, etc etc)?
2) il tuo campione o la tua campionessa preferita. E per quale motivo scegli lui/lei?
3) una ricetta breve per fare ripartire lo sport dopo la crisi del coronavirus
4) la prima opera che ti piacerebbe fare per viadana a livello sportivo.  Indicarne una sola, non di più!

 



NICOLA CAVATORTA

1) Fino ai 19-20 anni ho passato le mie giornate all’oratorio di Castello a giocare a basket e a calcio: nulla di impegnativo ma ho bellissimi ricordi con ragazzi più giovani e più vecchi di me e coi quali tuttora conservo amicizie. Provengo da una famiglia che ha praticato e seguito il rugby fin dagli esordi, ma personalmente non ho mai avuto occasione di praticarlo, anche se mi sono recato allo Zaffanella diverse volte a tifare. Cosa che avevo fatto anche in tempi non sospetti, quando si giocava nell’area giù a Po. Da milanista sono iscritto al Milan Club di Viadana e sono andato negli ultimi anni a San Siro per tifarlo. Credo che al di là del tifo per la squadra del cuore, lo sport debba significare aggregazione. Sul piano atletico credo che abbia un importante ruolo per la salute e soprattutto per impegnare i giovani in una pratica educativa. Per questo motivo le società sportive del territorio devono puntare molto al settore giovanile e di conseguenza l’amministrazione comunale deve avere un occhio di riguardo per le realtà che investono nei giovani.

2) Non ho personaggi particolari nel mondo dello sport da idolatrare, forse proprio perché vedo da sempre con stima chi si spende per la squadra anche a discapito dell’immagine personale. I cosiddetti gregari.

3) La ricetta migliore per far ripartire lo sport dopo il Coronavirus è sicuramente la sinergia che deve migliorare e in taluni casi crearsi ex novo tra le varie società sportive viadanesi (una ventina sul territorio!). Ciò che sostengo ha un senso, dato che gli sport che a Viadana oggi vanno per la maggiore, sono partiti negli anni ’70 proprio grazie ad una Polisportiva che raggruppava discipline, fino ad allora sconosciute. Dobbiamo ringraziare personaggi del passato che sono stati lungimiranti per tutto il territorio come ad esempio il prof. Giuseppe Farina e l’imprenditore Cesare Bortolotti, solo per citarne un paio.

4) Il mio augurio è che il Palasport venga terminato a breve. So che siamo a buon punto: quella deve tornare la casa di tante società sportive e un punto di riferimento nel casalasco-viadanese, come già era stato nel recente passato.



LORENZO GARDINI

1) Ho sempre seguito gli sport in generale sia a livello locale che a livello nazionale e internazionale. Mi piacciono gli sport all’aria aperta perché mi permettono di immergermi completamente nella natura. Pratico regolarmente la corsa di resistenza e il ciclismo, occasionalmente anche sport di squadra come calcio e pallavolo. Il mio sport è il mezzzofondo specialità in cui, grazie alla mia società Atletica Viadana, ho ottenuto risultati discreti a livello locale. Ultima impresa è stata la regina delle corse, la maratona, che ho chiuso in 2h45’. Amo molto anche le corse campestri e il trail running, soprattutto nelle nostre golene, che offrono percorsi e paesaggi stupendi da valorizzare. Per me le manifestazioni sportive sono innanzitutto un’occasione per giocare e divertirsi insieme, per questo devono essere accessibili a tutti, soprattutto al mondo amatoriale e a quello delle disabilità. Da questo punto di vista ho avuto l’onore di accompagnare ragazzi disabili in numerosi allenamenti e manifestazioni sportive e sono state indimenticabili.

2) La nostra Nicoletta Ruberti è sicuramente un esempio di caparbietà, costanza e tenacia e insegna a perseverare per esaltare il proprio talento. I suoi risultati ci insegnano che anche piccole società sportive possono accompagnare un atleta talentuoso ma il supporto dagli enti locali è di fondamentale importanza.

3) Al centro del nostro programma abbiamo posto l’idea di Viadana come Città dello Sport. Questo obiettivo parte dalla valorizzazione e condivisione di progetti e risorse con le associazioni sportive, e dalla collaborazione con le associazioni per un utilizzo oculato e razionale delle strutture comunali. Una buona forma di sostegno alle associazioni sportive potrà essere la pubblicità degli eventi aperti al pubblico, come le partite, con la pubblicazione degli eventi sulle pagine social e del sito internet del Comune. Lo sport e l’esercizio fisico amatoriale sono importantissime forme di prevenzione di malattie metaboliche in una società sempre più sedentaria. Penso ad esempio all’esperienza dei Gruppi di Cammino che vogliamo rilanciare a Viadana. Lo sport è inoltre un’ottima occasione per condividere passioni e creare legami. Da questo punto di vista ritengo che le gioie condivise siano le migliori.

4) Mi piacerebbe aprire un tavolo di lavoro con tutte le società sportive per favorire la pratica sportiva in ambito giovanile, soprattutto per quei bambini/ragazzi che, a causa delle loro diverse attitudini, si sentono a disagio e si allontanano dallo sport. Sarebbe bello sperimentare con le società sportive percorsi e circuiti alternativi che consentano loro di continuare a beneficiare della pratica sportiva.



ALESSIA MINOTTI

1) Da piccola ho sempre fatto danza classica. Non ho uno sport preferito, ne ho sempre seguiti parecchi (il ciclismo mi ha sempre appassionato, ad esempio); grazie ai miei figli sono entrata nel mondo del calcio, del rugby, del karate, del tennis. Attualmente frequento una palestra e mi piace camminare.

2) La mia campionessa preferita è Beatrice “Bebe” Vio, perché così giovane ha saputo trasmettere ai giovani forza di volontà, passione, lealtà, anche forza fisica ed agli adulti ha insegnato che nella vita bisogna aiutare i giovani ad esprimere le loro potenzialità.

3) La pandemia ha significato un brusco cambiamento di abitudini sociali. Il distanziamento ha influito pesantemente sul mondo dello sport, tutto è stato rinviato. Il Covid ci ha insegnato ad attuare un corretto stile di vita ed incentivare la regolare attività fisica non solo per i giovani, tenendo ben presenti le misure di sicurezza che l’attuale situazione ci impone. Parlando in questi giorni con molte Società sportive le esigenze sono tante e penso che un buon amministratore debba sedersi ad un tavolo con le Società e trovare le soluzioni per la ripartenza, senza avere la presunzione di calarle dall’alto: rendere i campi e le palestre operativi ed in sicurezza, pensare a forme di sostegno economico per le famiglie, partecipare a bandi sono alcune delle proposte, che però devono prima di tutto essere condivise. Partendo da un motto: investire nello sport è investire nei giovani. Mi auguro che lo sport, come la scuola, sia al centro di noi adulti per il futuro dei giovani.

4) La prima necessità per una amministrazione locale che crede nel valore sociale, educativo e di prevenzione rappresentato dalla pratica sportiva è quella di conoscere come il fenomeno sportivo si sviluppa sul proprio territorio. Per assolvere a questa finalità, io vorrei prima di tutto creare la Consulta dello Sport come elemento di aggregazione, per raccogliere i bisogni, le esigenze e le proposte del territorio.



SILVIO PERTEGHELLA

1) Ho praticato calcio, basket, e per un breve periodo il rugby dall’età adolescenziale e fino al 20esimo anno di età. In età adulta ho frequentato palestre per tenermi in forma. Seguo il calcio, la Formula 1 con discontinuità e il basket, Il mio sport preferito è però il calcio, a casa mia mi hanno sempre lasciato libero di praticare ciò che preferivo, non c’è stato un “imprinting” in questo senso. Con la politica invece c’è stato ma è stato un “imprinting” per così dire involontario, che mi ha trasmesso passione.

2) Il mio campione preferito è Roberto Baggio: senza ombra di dubbio è, pur essendo stato un fenomeno in campo, una persona molto umile, mite, corretta in campo e nella vita. Un uomo capace di fare anche molta beneficenza senza farsi troppa pubblicità. Questo è sinonimo di una persona con sensibilità, passione e sentimenti

3) Le ricette per far ripartire lo sport inteso come attività agonistica in una fase come questa vanno concordate con le altre autorità, credo però che una Amministrazione Comunale possa lanciare un messaggio ai propri cittadini. Fare attività fisica è importante per la salute, per mantenere una buona forma fisica e psicologica. Se oggi diventa difficile farlo a squadre (per gli sport di squadra, appunto), il messaggio che deve essere diffuso è quello di praticare comunque un minimo di attività fisica anche individualmente. L’agonismo riprenderà presto ma intanto non mettiamo in lockdown le buone abitudini.

4) Sarebbe ovvio, ma voglio comunque sottolinearlo, chiedere il Palazzetto dello Sport dato che purtroppo non è ancora finito. Aggiungo però un elemento in più: abbiamo una pista di atletica allo Stadio Bertolani che andrebbe adeguata agli standard previsti, per poter effettuare gare e competizioni utili a diffondere nel nostro Comune gli sport collegati all’atletica leggera.



FABRIZIA ZAFFANELLA

1) Molti anni fa, a seguito di un incidente, ho avuto necessità di fare riabilitazione in piscina e da lì è nata la mia grande passione per il nuoto, sport meraviglioso e completo. Amo anche molto camminare e andare in bicicletta, in modo però “leggero” e assolutamente non agonistico.

2) Non ho un campione ma un gruppo tra i miei preferiti, nella consapevolezza che solo il gioco di squadra conduce al successo. Ed il gruppo da me preferito è la Nazionale femminile di pallavolo, che il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, all’indomani del secondo posto nel campionato mondiale del 2018, definì “un modello”. Di quella squadra ricordo l’impegno, il rispetto per gli sconfitti, la gioia del gruppo, la multietnicità.

3) Serve un aiuto concreto ed economico alle società sportive per aiutarle nel settore giovanile che è quello a cui tengo di più, perché lo sport è salute ma anche un servizio sociale per la comunità: lo sport ha infatti un importante ruolo di inclusione sociale. Le società si sono viste mancare entrate dalle rette annuali e molte famiglie faranno fatica a pagare le iscrizioni alle società sportive. Pertanto l’amministrazione deve fare in modo che i bambini possano praticare lo sport che preferiscono, attraverso per esempio o la riduzione delle locazioni delle palestre comunali o un aiuto economico che consenta di abbassare le rette.

4) A parte il completamento del Palasport, che è l’auspicio di tutti, credo sia importante riqualificare la zona delle piscine che comprende anche i campi da tennis. E’ una struttura molto ampia, che offre non solo il nuoto ma molteplici attività sportive e di cura fisica, molto frequentato dai cittadini viadanesi e non solo. E’ un complesso piuttosto vecchio, che necessita di interventi strutturali e tecnologici importanti, rimandati da tanto tempo e ai quali bisognerebbe mettere mano, in un progetto sistematico e non parziale, al fine di restituire alla comunità un impianto bello, efficiente e moderno. Inoltre sarà sempre importante mantenere un legame vivo tra la pratica sportiva, per quel che rappresenta in termine di socializzazione ed impegno, e le giovani generazioni.



a cura di Giovanni Gardani

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