Tennis – Giuseppe Visioli, il Maestro

Sotto i suoi colpi si sono formate generazioni di tennisti casalesi che lo identificano come “il maestro”. E’ dal 1979 che Giuseppe Visioli insegna tennis sui campi della Canottieri Eridanea, ma già in precedenza era stato responsabile del Gruppo tennistico dell’altra Canottieri, gli Amici del Po. Centinaia e centinaia di ragazzi e ragazze che hanno imparato a tirare di diritto e rovescio grazie ai suoi insegnamenti e ancora oggi, all’età di quasi 71 anni, ogni giorno è all’Eridanea a tenere lezioni con il sogno di poter veder nascere il nuovo Roger Federer, il tennista che per tecnica e atteggiamento considera “il migliore”. “Quando faccio gli aggiornamenti utilizzo sempre slides con Federer, il giocatore da cui tutti dovrebbero imparare, a cominciare dal suo rovescio ad una mano. Adesso sto seguendo con molto interesse la crescita di Jannik Sinner, un giovane talento italiano di grandi qualità. Speriamo che contribuisca a riportare l’Italia a grandi livelli e a valorizzare tutto il nostro movimento”.

Il maestro Giuseppe Visioli, in team con il maestro Riccardo Manfredi, è impegnato 12 mesi l’anno: da settembre con la Scuola Tennis, che aveva 52 allievi, mentre in questi caldi giorni di luglio collabora coi Corsi di tennis dell’EriSport, con un’ottantina di iscritti. “Tre ore il mattino e un paio il pomeriggio, a cui si sommano le lezioni private – dice sorridendo sotto i suoi curati baffi – Un impegno che non mi pesa, anzi mi dà grande energia”.

Ogni maestro ha un suo stile e Giuseppe Visioli ha le idee ben chiare su come approcciarsi ai suoi allievi: “Se devo insegnare la disciplina del tennis a un giovane prima di tutto devo assicurarmi di capire il suo atteggiamento, più che la persona. Da parte mia ho imparato che il valore dell’Istruttore non dipende dal suo livello di gioco ma dalla capacità di trasmettere le conoscenze e di correggere gli errori. D’altronde il mondo del tennis è pieno di campioni che poi non sono stati capaci di insegnare”.

Cosa la caratterizza nel suo modello di insegnamento? “Cerco sempre di evidenziare gli errori ma è importante elogiare i miglioramenti e l’atteggiamento positivo. Alla fine di ogni lezione è mia abitudine riassumere gli spunti più importanti emersi dall’allenamento e fornire consigli per crescere”.

Centinaia sono i tennisti che hanno preso in mano la prima volta la racchetta all’Eridanea grazie a Giuseppe Visioli e alcuni si sono anche distinti. “Ricordo con piacere Antonio Visioli che fin da giovane era molto forte ma poi ha smesso per impegnarsi negli studi. Oppure Lorenzo Bocchi, casalese ora numero 746 nella classifica mondiale del tennis, che ho allenato da giovane, o Giovanni Vezzosi che ora è alla Scuola “Piatti Tennis Center” in Liguria, fucina di grandi talenti”.

Soddisfazioni ne ha avute tantissime, ma il maestro Visioli ricorda con grande piacere, e un filo di commozione, la targa che la Canottieri Eridanea gli ha consegnato quest’anno a gennaio in occasione della Festa dell’Atleta. Molto azzeccato il testo della targa che sintetizza ciò che dovrebbe essere un maestro: “Successo non è solo ciò che realizzi nella vita, è anche ciò che ispiri nella vita degli altri”.

“Ringrazio la Canottieri Eridanea – conclude Giuseppe Visioli – per le opportunità che mi ha dato in questi anni, affiancando il maestro Riccardo Manfredi ora e i maestri Vittorio Sepe e Fabio Minzon in precedenza. Da tutti loro ho potuto apprendere molto sia a livello tecnico che umano, per poi cercare di trasferire tutto il bagaglio di conoscenze sugli allievi”.

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