Pro Loco Viadana: il Borgo
C’è un posto, a Viadana, che è diverso da tutti gli altri.
Questo non per il suo trascorso, la sua storia; o meglio: non solo. E’ tale per il suo ‘oggi’, per la dimensione quotidiana che ogni giorno è pronto a offrire a chi si inoltra tra i suoi portici e la sua strada.
Per tutti è “Il Borgo”, vale a dire quella parte di via Garibaldi che si articola in porticati e ciottolato e che, fra tracce di passato e segni di rinnovamento, resta un posto senza età.
Se ci abiti, come me, piano piano lo diventi; “uno del Borgo” – dico; lo diventi per forza: ami i suoi spazi, ti adegui ai suoi tempi, ti servi di ciò che offre… e te ne vanti!
Il Borgo è come un microcosmo, un ambiente aperto e chiuso insieme, in cui chi passa ed entra è sempre il Benvenuto; e dove chi risiede si sente a casa anche al di fuori della propria casa.
È una piccola-grande comunità, in cui ci si conosce e si sa sempre dove approdare.
Al bar della Doriana (che si chiama Bar del Borgo – appunto!), un posto che profuma di caffè ottimo e buonissime letture, accompagnate da musica sopraffina, in uno spazio che inebria – come un settecentesco caffè letterario, dove ci si incontra e si parla, si condivide, si sta insieme.
Alla edicola e cartolibreria poco distante, in cui si scambiano opinioni sui fatti del giorno stralciati dai titoli dei quotidiani esposti in bellavista dal proprietario Graziano e da sua moglie Luisa. Attraversando la strada, invece, eccoci al Forno Scaglia (Sì, certo, dalla Stefania e da sua figlia Raima): qui il tempo scorre più lento perché, attendendo il proprio turno, ci si dimentica del resto che incombe, per iniziare a mangiare con gli occhi, immaginando un mondo profumato e genuino di impasto che lievita e zucchero che caramella lento nel forno.
E poi nei condomini ci sono gli uffici, con le porte e le finestre socchiuse (ma non stupitevi se da una di esse proviene un sinuoso profumo di incenso e olii essenziali: è il Centro estetico gestito dalla giovane Cristina); in un palazzo storico di pregio si trova la scuola regionale IAL, coi suoi giovani talentuosi; ma c’è anche il punto vendita del Leo – Leonardo – dove si acquistano i biglietti dei concerti e trova spazio la passione per il cinema e i fumetti: roba da re! Sull’angolo, all’uscita verso la piazza, la Farmacia comunale, il cui personale gentile e disponibile si prende cura in modo speciale di coloro che lì – le cure – le vanno a cercare.
Il Borgo è la gente che vive lì, ma anche quella solo di passaggio; sono le auto, che troppo spesso non rallentano in una via tanto stretta e popolata. È il gatto nerissimo e meraviglioso che mio figlio ha battezzato Simone («perché – mamma – è proprio un bel gattone»), che appartiene a qualcuno ma che in realtà è di nessuno, vivendo sotto i portici la sua libertà, grazie al benevolo aiuto di molti amici bipedi e alla scaltrezza che è propria della sua natura felina.
Insomma, come tutto e come tutti, anche il Borgo incarna una e tante identità insieme, ma sicuramente è un luogo che resta nel cuore di ciascuno. Lasciamo la fretta e stiamo sereni, quando siamo nel Borgo, perché se è vero che la vita non concede sconti, è anche innegabile che essa regali mirabili delizie.
Fabiana Barilli
A volte, ci sono commenti, parole, immagini, che non hanno bisogno di replica alcuna: esse, infatti, riescono a farti rivivere i suoni, gli odori e i sapori di un determinato luogo, in un istante fulmineo, attivando il meccanismo della “Memoria involontaria”, trascinando chiunque ne sia disposto, all’interno di una vera e propria “Epifania” intrinseca di ricordi, al pari dei personaggi, delle più celebri opere di Proust, Montale e Joyce. Non può che essere un onore per me, in qualità di addetto alla Stampa, dell’associazione ProLoco, riallacciarmi al commento della Prof.ssa Barilli, il cui impatto sul mio modo di scrivere, seppur breve, è stato significativo e decisivo. I giovani dell’associazione di volontariato sono, infatti, consapevoli, al di là della solita retorica sulla nuova generazione priva di valori, di quanto alcuni luoghi o scorci della “nostra” Viadana, proprio come “Il Borgo”, possano costituire veri e propri ponti immaginari fra un passato da conservare,un presente da vivere al massimo delle potenzialità ed un futuro tutto da scrivere. Non è stato, dunque, difficile, parallelamente alle attività di organizzazione delle sagre e degli eventi primaverili ed estivi, istituire sull’account ufficiale Instagram “ProLoco Viadana” , una rubrica giornaliera, denominata, “La foto del giorno”. Essa consiste nel postare nelle Instagram stories, i post “lampo” dalla durata massima di ventiquattr’ore, ogni giorno, foto degli scorci più antichi, famosi o dimenticati della cittadina viadanese, scattate a qualsiasi ora del giorno. Nonostante lo strumento di comunicazione utilizzato, sia ormai un canale di sfogo e di vanità più che di espressione individuale, non è corretto, però, considerare questi scatti, delle semplici “Storie di Instagram”: con quest’iniziativa, l’associazione, ha voluto riproporre in chiave moderna, l’idea, ormai passata di moda, della cartolina, riducendone, nel frattempo, lo spreco no-sense di carta e plastica, aumentando il bacino di persone, le quali possono visionare le immagini proposte.
D’altro canto, è innegabile quanto, fra tutte le vie e i vicoli del centro urbano, la prima parte di via Garibaldi, chiamata appunto “Borgo”, debba meritare un notevole occhio di riguardo, sia nella rubrica fotografica, sia nell’articolo. Se un giorno si dovesse mostrare ad uno straniero, l’ultima vera faccia della Viadana tradizionalista e rustica, spazzata ormai via dall’industrializzazione del secolo scorso, troverei logico il fatto che lo porterei a fare una piccola passeggiata fra i portici del Borgo viadanese.
Gli spiegherei come è da piccoli vicoli come questi, che un’intera comunità può nascere, può arricchirsi, può solidarizzare, può espandersi, mantenendo salde le proprie radici; gli farei capire come nessun quartiere residenziale “all’americana” potrà mai sostituire il fascino e la storia, anche se nel nostro caso, nascosta, dei piccoli borghi italiani, nei quali gli stessi profumi, suoni, colori e odori si preservano, mostrando una resistenza tenace all’ondata di omologazione. Da questi forti capisaldi, la ProLoco è pronta a ripartire e a lavorare duramente, anche attraverso la proposta delle cartoline social, per offrire a Viadana, non solo divertimento e gioia, ma il riconoscimento di una storia e di una tradizione che rischia di scomparire.
Diego Gavetti
FOTO: Matteo Costa