Mattia Festa, istruttore Areu 118 a 21 anni
Nessuno glielo ha detto di questo scritto. Perché, con ogni probabilità, non avrebbe gradito la pubblicità. Quando lavori in certi ambiti lo fai per un’infinita passione, perché sai quello che sei e quello che puoi dare. Nessuno gli ha comunicato che ne avremmo parlato come di un campione. Perché lui, Mattia Festa, un campione nel suo campo lo è davvero.
Mattia è il più giovane istruttore AREU di 118 in Lombardia, il più giovane di sempre, e probabilmente anche in Italia. Un’eccellenza nel suo campo. Ha iniziato che non aveva ancora 18 anni a manifestare il proprio interesse per il mondo del soccorso e del volontariato. Prima in Croce Rossa, e poi in Padana Soccorso.
Ha percorso tutte le tappe per arrivare ad essere quello che è adesso e non credete sia stato facile. In Padana Soccorso ha iniziato come volontario e poi fatto il servizio civile. E’ diventato operatore di 118 dopo le 120 ore di corso e da lì ha iniziato da quarta figura in ambulanza. Da lì è passato a terzo effettivo, a secondo in affiancamento al capo equipaggio sino poi a divenire effettivamente capo equipaggio. Chi ha avuto modo di lavorare con lui parla di un ragazzo sempre estremamente professionale, attaccato al proprio lavoro, profondo conoscitore di tutte le procedure. Chi ha dovuto stendere relazioni sul suo agire ne ha sempre parlato come un ottimo individuo, serio e competente. Divenuto capo equipaggio è stato scelto (unico in provincia di Cremona) per fare il corso da Istruttore. Corso duro che si è tenuto a Milano nella sede di Areu.
Nel frattempo, e durante la fase più cruenta della pandemia Mattia ha fatto servizio nella centrale operativa di AREU. Lo avevamo raccontato, a metà del marzo scorso, di quella sua esperienza fatta insieme a Martina Balduini.
Era stata un’esperienza dura (turni da 150 operatori, un breve briefing iniziale e poi subito al lavoro, tra migliaia di telefonate legate all’emergenza Covid) ma i due giovani l’avevano portata avanti col coraggio che li contraddistingue.
Mattia avrebbe dovuto sostenere l’esame da istruttore prima della pandemia. Poi il Covid ha cambiato tutte le carte in tavola. Non è stato semplice neppure l’esame, sostenuto sabato 24 ottobre. Ma giustamente gli istruttori AREU sono figure chiave nell’ambito emergenziale e del soccorso: sono quelli che insegnano agli altri quello che si fa in ambulanza, come si soccorrono le persone, quali sono le regole e le procedure legate alla sicurezza.
Oggi, e a soli 21 anni, Mattia Festa è il più giovane Istruttore AREU 118 che la Lombardia abbia mai avuto e – senza paure di smentite – forse il più giovane d’Italia. Il merito è tutto suo. Il merito di un ragazzo – che da volontario ora è dipendente di Padana Soccorso – caparbio e determinato, con quella ambizione che è voglia di fare sempre passi in avanti. Appena nominato Istruttore sono già arrivati i primi incarichi. Andrà in alcune aziende a tenere corsi sul primo soccorso.
Nessuno glielo ha detto che lo avremmo celebrato, e non gli diremo chi ci ha comunicato tutti i particolari. Ci sono persone, quelle che ha attorno e che lo amano, che credono fermamente in lui, e credono fermamente in lui tutti i suoi colleghi. Mattia non ha deluso le aspettative. Avrà pure 21 anni, ma ha già una ottima esperienza alle spalle e – conoscendolo un poco – non si fermerà a questo traguardo. Il mondo del soccorso e dell’emergenza è la sua vocazione, il suo credo. E il suo percorso, il suo cammino, sono la dimostrazione che l’età non conta e che c’è un’età, quella della testa e del cuore, che non segue linee temporali. E’ grande per quanto e grande la passione e lo studio che metti nelle cose che fai. Nessuno glielo ha detto, e glielo diciamo noi: Mattia, nell’ambito in cui lavora, è un veterano. Un veterano vero.
Nazzareno Condina