Lamari – Ponte della Morra, circuito perfetto!

I Lamari candidati a palcoscenico di una gara nazionale? Potrebbe sembrare una follia detta così, e del resto serve un “matto” positivo per pensarle, certe cose, specie in una fase in cui lo sport ha bisogno di nuove idee, di un po’ di coraggio e di sana incoscienza per ripartire. Andrea Visioli con la sua Eridano Adventure ha intravisto nei Lamari una certa potenzialità. “Sono 12-13 Km quadrati di natura – spiega – dove pensare a gare di livello nazionale di orienteering non è un peccato né un azzardo. Certo, mi riferisco alla Mountain bike orienteering, che ben si sposa con le caratteristiche morfologiche della zona. Per questo abbiamo contattato uno dei migliori, quando si tratta di mappare un terreno vergine, ossia Emiliano Corona, già azzurro e campione italiano di orienteering, Trentino primierotto, ora sposato e di stanza a Bologna, ha capito le nostre esigenze. Volevamo una mappatura rapida ma precisa e in tempi brevi ha fornito un impianto su cui iniziare subito a fare attività promozionale e appassionare nuovi adepti. Ora più usciamo in mappa e ottimizziamo i rilievi, più ci convinciamo della originalità del posto. Portarci una gara nazionale a questo punto non rimarrà solo un’idea”.

Andiamo con ordine: che significa, in concreto, fare attività promozionale? “In questi giorni ai Lamari portiamo ragazzi che vanno in Mountain Bike e che scoprono angoli nuovi. Fare questo è, in fin dei conti, uno dei passaggi chiave della disciplina dello sport orientamento. Dietro ogni scoperta sta la possibilità di aggiornare la mappa, sistemarla, correggerla o meglio arricchirla. Ed è quello che succede. Corona si è potuto muovere sulla base cartografica, ma lungo quei 12-13 km quadrati ci sono dettagli che soltanto battendo il percorso palmo a palmo si possono notare, riportare sul foglio di carta e fissare per sempre”.

A Casalmaggiore una gara di orienteering nazionale c’era già stata nel 1992. “Come dimenticarla… Non solo perché fu un evento, ma perché una piena del Po fece saltare la seconda metà della gara, dato che il fiume si rubò alcune lanterne della corsa orientamento. Era una gara di Coppa Italia, altri momenti, altri tempi per la nostra disciplina, all’epoca poco conosciuta e che col tempo ha avuto un notevole sviluppo. Poi siamo passati sull’Appennino parmense tra Carrega, Monte Fuso e Corniglio, dove fisicamente si viene messi alla prova. Con la Mountain bike orienteering, però, prevedo un ritorno di fiamma anche per la nostra pianura. Orientarsi significa scoprire, dunque lo sport sposa la promozione territoriale: per questo una nuova mappa, un nuovo impianto da sfruttare può e deve fare leva sullo sport giovanile, che da noi manca un po’ e invece va portato avanti e sostenuto con forza”.

Nei Lamari non si toccheranno né campi né colture. “Questo lo dobbiamo evidenziare, anche per tranquillizzare gli agricoltori: anzi la presenza di terreno coltivati favorirà una “sentieristica” particolare, che richiederà attenzione dal punto di vista tecnico, creando labirinti naturali. Uscire con due ragazzi di Martignana, come accaduto nei giorni scorsi, significa dare loro la possibilità di prendere contatto con una zona del Casalasco che magari non conoscono e fare vero orientamento, aggiornando nel contempo la mappa. Basta farlo pezzettino per pezzettino, uscita dopo uscita, senza troppa fretta, componendo un puzzle. Tra i Lamari e il ponte della Morra, tra Martignana, le frazioni di Casalmaggiore Vicoboneghisio e Vicobellignano, la frazione di Rivarolo del Re Villanova e Calvatone, coinvolgiamo diversi comuni e possiamo creare un palcoscenico di livello nazionale”.

Educazione ambientale, si diceva. “Quando passo in bicicletta vedo lepri, fagiani, aironi. E’ la nostra fauna. Una gara del genere può essere organizzata per tutto il periodo invernale e fino a marzo-aprile, evitando maggio e l’estate per il gran caldo e per consentire la semina in tranquillità. Non sarebbe un percorso banale, perché non puoi distrarti mai: la morfologia labirintica del territorio ti costringe a non perdere concentrazione o rischi di perderti. Si possono organizzare gare Sprint, Middle e Long (la differenza sta nella lunghezza, dunque nella durata della competizione, ndr), perché la carta contempla tutte e tre le possibilità. E in questo modo possiamo avere un nuovo impianto sportivo nel Casalasco, senza posare un centimetro di cemento, ma in piena natura. Se il progetto andrà avanti, arriverà infatti l’omologazione del Coni: a quel punto avremmo in casa, con spese minime, una struttura invidiabile, partendo come sede centrale da Martignana di Po”.

Giovanni Gardani

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