Interflumina, la prima gara assoluta e il prof di tutti
E’ soddisfatto Carlo Stassano. Stanchissimo a poco meno di due ore dalla fine della maratona di atletica che lo ha visto protagonista insieme alla sua società, l’Atletica Interflumina, che ha organizzato la prima manifestazione post Covid in Lombardia di valore assoluto. E’ soddisfatto, nonostante il tempo non sia stato dei migliori (il vento ha disturbato e non poco alcune delle prove del decathlon maschile e dell’eptathlon femminile), e nonostante la non altissima partecipazione. “Abbiamo ricominciato – ci racconta – e questo era importante. Poi il decathlon e l’eptathlon non sono comunque specialità che hanno tantissimi atleti protagonisti”.
Due splendidi interpreti li abbiamo visti in questi giorni, entrambi dell’atletica Arvedi Cremona, Dario Dester, accompagnato dal suo allenatore Pietro Frittoli, e Sveva Gerevini, entrambi cremonesi, entrambi già campioni italiani. Hanno confermato, come era lecito attendersi, la prima piazza al campionato Regionale Assoluto e sono pronti a nuove sfide.
“Questi atleti – spiega Stassano – sono un po’ i sacerdoti dell’atletica, anche per questo è davvero difficile che siano in tanti…”. Però, c’è un però e viene proprio dal professore che all’Atletica continua a credere ciecamente: “Bisognerà lavorare nelle scuole, continuare a farlo”.
Le donne concludono con gli 800 metri le loro prove multiple, gli uomini sono impegnati nel salto con l’asta. Una macchina perfetta ha fatto in modo che questi due giorni si svolgessero nell’assoluta tranquillità. Tutti coloro che hanno avuto accesso al Centro Sportivo Corna sono stati ‘schedati’, a tutti è stata provata la temperatura e dato il disinfettante per le mani. Tutto il personale ‘sul campo’, il pubblico, tutti tranne gli atleti hanno indossato le maschere per tutto il tempo. D’altronde l’instancabile professore lo aveva detto. “Il Covid è alle porte, ma l’Atletica è più forte”. Aveva ragione.
Le nuvole si rincorrono nel cielo, il vento non accenna a placarsi. Ma tutto si supera e la fine di una sfida ne presuppone un’altra. “Per adesso ci fermiamo con le manifestazioni”. C’è il camp estivo in Trentino da organizzare, il gemellaggio con altre due realtà sportive del luogo. Carlo e il suo staff hanno pensato ad ogni minimo dettaglio. “Ma non ci fermiamo qui – ha spiegato Carlo – abbiamo chiesto alla federazione in futuro di poter organizzare altri appuntamenti, regionali e nazionali di valore assoluto”.
L’Atletica Interflumina è una realtà che sarà protagonista anche in futuro. Organizzare un appuntamento di questa caratura non è facile, e in post Covid è ancora più complesso. Servono molti accorgimenti in più, serve come l’ha chiamata Carlo “Responsabilità”. Serve soprattutto avere coraggio. E tutto questo non manca alla società di Atletica di Casalmaggiore.
L’Atletica è più forte: l’Atletica Interflumina lo è ancora di più. Se qualcuno ci chiedesse cosa abbiamo apprezzato maggiormente in questi due giorni forse si sorprenderebbe. Non sono stati gli atleti, non sono stati i due super campioni Dario e Sveva, non sono neppure stati gli atleti Interflumina. Tutti bravissimi, tutti ottimi interpreti delle loro discipline. Ma quello che ci resta in mente, e più di tutto, è l’entusiasmo da fanciullo di un professore ormai in pensione ma sempre protagonista, sono le ragazzine del Camp che mettono in campo un balletto per salutare l’assessore Regionale in cui tutte, al di là delle capacità fisiche, sono protagoniste, è la sensazione – fortissima – che questo sia uno spazio realmente inclusivo in cui lo spazio c’è per tutti, sia chi ha nelle gambe i tempi per i record e sia per chi non ce li ha, ma lo stesso c’è.
Incita tutti Carlo Stassano. Lo faceva a scuola e lo fa adesso: per lui realmente non ci sono differenze nello sport. Per campione o meno che tu sia, qui un po’ campione lo sei sempre e meriti la fiducia. Al di là dei risultati, è la cosa più bella che in questi due giorni portiamo a casa…
Nazzareno Condina