Il fiore dai grandi petali blu

Una fiaba al giorno. Così nonna Giò ha affrontato il Covid pensando alla nipote. Glielo aveva promesso, ma mica le favole quelle dei libri, le aveva promesso di inventarsela. Nonna Giò ha avuto anche la fortuna di essere mamma di una splendida illustratrice, Debora. Si sono messe in due a costruire storie, e quello che ne è uscito è molto vero, molto intenso, molto esclusivo. Una fiaba al giorno, nata dall’amore di una nonna e dall’amore di una mamma, in una linea continua che unisce tre generazioni di donne. Di meravigliose donne che il Covid non ha piegato. Ve le proporremo nei prossimi numeri, iniziando da oggi. Una favola a numero affinché possiate leggerla ai vostri figli, o ai vostri nipoti, strappando loro magari un piccolo sorriso. Ve ne facciamo dono.

Olerika è una bimba tedesca che vive con mamma, papà e nonna in Germania, nella foresta nera. Si chiama foresta nera non perché fa paura, ma perché i rami degli alberi sono talmente fitti che c’è sempre l’ombra; in verità è un posto meraviglioso, in mezzo alla natura, con casette a tetto spiovente e balconi pieni fiori colorati. Un giorno purtroppo la mamma di Olerika si ammala gravemente e nessun dottore riesce a guarirla. Allora una notte, mentre tutti dormono, nonna Helga entra nella stanza di Olerika e le dice:

“mia cara bambina, è giunta l’ora che io ti sveli un segreto, tu non lo sai ma io possiedo un potere, quasi magico, posso guarire la mamma, ma per farlo, mi serve il fiore dai grandi petali blu che si trova in Egitto, in riva al fiume Nilo e tu dovrai andare a prenderlo. Io ormai sono troppo vecchia per volare”.

“Ma nonna, io non so volare”, risponde preoccupata Olerika.

“Non preoccuparti – replica la nonna – domani notte indosserai queste vesti che furono di un cigno nero e volerai via finché arriverai al fiume Nilo, sulla riva troverai il fiore che guarirà la mamma. La notte dopo, mentre papà e mamma dormivano, la nonna aiuta Olerika ad indossare le piume del cigno, la fanciulla, titubante, sale sul davanzale della finestra, agita le braccia, e con sua grande sorpresa, spicca il volo. Vola e vola tutta la notte, finché la luna e le stelle lasciano il posto al sole e una splendida alba annuncia l’arrivo del nuovo giorno, sotto di lei uno spettacolo stupendo, le Piramidi e finalmente il Nilo. Olerika atterra, si riposa un poco poi comincia a guardarsi intorno.
“Dove sarà questo fiore dai grandi petali blu?” si domanda tra sé. Decide che prima di mettersi a cercare deve riempire la pancia. Si incammina sulla strada che porta in paese e, all’improvviso, si ritrova dentro a un mercato coloratissimo, pieno di persone vocianti dagli strani abiti e di odori di spezie. Compra pane, succo d’ananas e si siede in un angolo a mangiare. Una bimba che l’aveva notata le si avvicina

“Chi sei? – le chiede – Si vede che vieni da molto lontano, cosa fai qui? Io sono Neffer, posso aiutarti?”

“Sono venuta per trovare il fiore dai grandi petali blu…. la mia mamma è malata e la nonna mi ha detto che solo questo fiore può guarirla”

“Ahhhh certo, ora capisco, anche tu hai una nonna magica? Anche io !!Quando il mio papà era malato, nonna Zeuba mi indicò dove si trovava il fiore, glielo portai e coi suoi petali nonna creò la medicina che fece guarire papà”.

Così Neffer conduce Olerika in riva al Nilo e le mostra dove si trova il fiore. Olerika lo coglie e lo ripone con cura in un barattolo.
Giunge così il momento di lasciarsi, affinché il fiore arrivi al più presto nella foresta nera e guarisca la mamma di Olerika. Ma le bambine, che nel frattempo erano diventate amiche, erano tristi di doversi salutare.

“Vieni con me – chiede Olerika – ma Neffer non voleva abbandonare l’anziana nonna che era tanto affezionata a lei.
Ma, dovete sapere, che i segreti di nonna Zeuba e nonna Helga non erano finiti. In effetti i loro poteri derivavano dal fatto che entrambe erano figlie del magico padre Sole, ma erano nate in terre diverse.

Nonna Zeuba, nel sentire la richiesta di Olerika di seguirla in Germania, indossa velocemente un abito col piumaggio di un cigno bianco e ne dà uno uguale alla nipote; Olerika, a sua volta, indossa quello nero e tutte e tre si mettono in volo verso la Foresta Nera. Al vederle nonna Helga non credeva ai suoi occhi. Immediatamente prepara la medicina per la mamma di Olerika, che guarisce all’istante, poi abbraccia la sua sorellastra Zeuba.
Da quel giorno, ogni volta che Helga e Zeuba, Olerika e Neffer vogliono vedersi non devono fare altro che indossare i loro abiti fatti di piume di cigno e spiccare il volo.

Giovanna Anversa

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