Fausto Desalu, il nostro figlio del vento
… la macchina messa un po’ così a fianco del distributore del GPL sulla sabbionetana, appena fuori da Casalmaggiore. Il benzinaio indiano che lo prende in giro e lui che ne sorride. Si conoscono e nessuno direbbe che quell’aitante ragazzo è il nostro figlio del vento. E’ un ragazzo normale, posato e gentile, che accenna con calma un sorriso. E ancora il ragazzo che viene a Sportfoglio e ti chiede come va, come se fossi tu l’atleta, tu il competitor. No, non è un atto fatto per caso: lui è proprio così. Fausto Desalu è questo, è tutto questo…
… “Chiudo la stagione con una vittoria in Diamond League, una leadership europea e un 10° posto al mondo. Ora si pensa al 2021 e ad entrare definitivamente nella storia. E ci entrerò” scrive sui social. Negli occhi ho ancora quell’incredibile falcata nei 200, l’assoluta sicurezza, gli altri atleti, i migliori europei che lo guardano passare, che tentano di accorciare il gap ma nulla possono… muscoli, polmoni, cervello. E cuore. Fausto Desalu è questo, è tutto questo…
… quando è a casa, tra un allenamento e l’altro, tra una competizione e la successiva è un ragazzo gentile, assolutamente normale. Ma del suo cuore, del suo immenso cuore non vi posso raccontare per una promessa fatta. “Le cose si fanno e basta, ognuno con quello che può. Non scrivere niente, mi raccomando”. La promessa la mantengo solo in parte perché oggi mentre tanti celebrano le indiscusse doti dell’atleta, voglio ricordare le altrettante belle doti che ne fanno un uomo speciale…
… Fausto è il nostro figlio del vento. Il nostro orgoglio e la nostra gioia. E’ il nostro campione. E’ la strana sensazione di vederlo su palcoscenici internazionali a dare tutto e vederlo anche comunque e sempre con quella macchina di sbieco dal benzinaio, a farsi bonariamente prendere in giro, e sorriderne. O con quel cuore grande a fare qualcosa di speciale in modo assolutamente normale. Fausto è il nostro orgoglio e la nostra speranza. Facciamo il tifo per lui. Il nostro gigante, il nostro figlio del vento…
Nazzareno Condina