Covid19: il decalogo di Giovanni Gardani
Mi hanno detto che il pezzo del Vademecum di due settimane fa è piaciuto. Bene, mi fa piacere, mi dico, e allora perché non farne un altro? Tanto qui la cosa si fa lunga (oltre che pesante) e allora tra il serio e il faceto sarà meglio trovare qualcosa da fare nelle settimane (forse mesi) a venire. Un Vademecum bis, più o meno utile e alla portata di tutti.
1) DIVENTATE PARRUCCHIERI: Barba, capelli, basette e chi più ne ha più ne metta, in questi giorni crescono alla velocità con cui scende il PIL italiano. Io mi cimento ogni mattina in nuove acconciature. Da piccolino avevo i riccioli, peccato non averli più o avrei osato maggiormente. Ad oggi mi accontento di variare da Wolverine incazzato a Wolverine simpatico, poi l’altro giorno ho messo degli occhiali da sole strambi e volevo sentirmi Elton John, ma i capelli erano sempre uguali e così più che altro, dato che qualche capello bianco sta saltando fuori, sembravo più un Morgan tranquillo (esemplare raro da trovare). Ho provato a chiamare Bugo, ma nulla. Così ho fatto la tinta alla mia compagna, e mi ha detto che è uscita bene. In compenso lei non mi presta la piastra nemmeno a pagarla e io non è che possa inventarmi molto. Che irriconoscenza! Voi però sbizzarritevi e, mi raccomando mandatemi le foto delle vostre acconciature. Le migliori saranno pubblicate su… No, va beh, non esageriamo.
2) DIVENTATE MUSICISTI: Ho tirato fuori la pianola, riemersa dallo scantinato in mezzo a ragnatele e polvere, tanto che ad un certo punto ho chiesto aiuto perché pensavo saltasse fuori IT, il pagliaccio di Stephen King. Il punto è che l’orrore vero doveva ancora palesarsi: mi sono messo a suonare qualche nota e sembrava un concerto di gatti quando di notte piangono, si lamentano e sembrano bambini appena nati, con gli “sgrisori” (termine tecnico). Ok, avete capito, smetto perché altrimenti mi spavento troppo, scappo via e lascio la pagina a metà. E poi il Nazza che non può pubblicare il vademecum chi lo sente?!?
3) DIVENTATE REGISTI: Questa quarantena è ideale per girare film in soggettiva o selfie-movie: filmatevi mentre fate le cose più strane, mentre passate dal salotto alla cucina con la stessa disinvoltura con cui Lady Gaga cambiava look qualche anno fa. Io sto tenendo un video diario in cui racconto quello che faccio. Prima l’ho riguardato, così per sfizio: praticamente se prendessi il video girato il primo giorno e lo rimandassi in loop per tutti i giorni successivi, sarebbe uguale. Sarà che sono un abitudinario… Però cambiano i piatti che filmo a pranzo e cena: ma lì ci pensa la mia compagna.
4) DIVENTATE COSTRUTTORI: In attesa della laurea in ingegneria, potete rispolverare i vecchi Lego. Ma dovrete essere bravi a vincere il sommo timore. Io ho dei Lego bellissimi, alcuni davvero da collezione e che sul web si rivendono a un occhio della testa. Solo che se vuoi che non perdano valore, non devi aprirli ma tenerli nella scatola. Così io resto nel limbo: non li apro, non li costruisco e nemmeno li rivendo. Stanno lì, sullo scaffale: almeno so dove andare a cercare la polvere se ne ho bisogno.
5) DIVENTATE CUOCHI: Questa ve l’avevo già detta, è vero, ma le ricette sono infinite e allora provate a sbizzarrirvi e andare oltre. Il tempo non vi manca. L’altro giorno ho fatto la pizza: era croccante come piace a Bonci, soffice come piace a te (un te qualsiasi), gustosa come piace a me. Peraltro avevo sbagliato le dosi ed è uscita una pizza gigante. Va beh nulla in confronto a quella volta che, per scommessa, ne ho mangiate tre in mezz’ora (non rifatelo a casa!). Comunque la mia pizza è piaciuta ed è stata molto “complimentata”. Poi mi sono svegliato, erano le 4 del mattino ed ero tutto sudato.
6) DIVENTATE OSSERVATORI: Se avete la fortuna di vivere in una casa di campagna, munitevi di strumenti ad hoc per il bird-watching, per il binge-watching (per quello basta la tv) o per il quelchevuoi-watching. Io ho dietro casa una collina, molto bella anche se un po’ brulla, e tanti alberi d’ulivo dove ogni tanto passa qualche uccello particolare. Però sono pigro e mi volto dall’altra parte, verso il balcone del vicino. Sono diventato uno stalker di Mirtillo, il gatto nero che sta lì tutto il giorno a prendere il sole (l’altro giorno s’è preso la pioggia, in realtà). Non sarò mai pericoloso come la sua padrona, però. L’altro giorno lo ha minacciato, dopo che aveva fatto cadere i panni stesi: “Mirtillo, deficiente, guarda che ti taglio le balle”. Io fossi in lui starei attento.
7) DIVENTATI INVENTORI: A proposito di stendere i panni, mia mamma l’altro giorno ha comprato i giornali. Se li è fatti portare dall’edicola Contini di via Trento, che fa servizio a domicilio, e poi li ha stesi fuori sul terrazzo perché prendessero aria: dicono che il virus possa restare qualche ora sulle superfici e allora meglio non rischiare. Li ha stesi bene, non si sono sgualciti né strappati, un lavoro studiato ad hoc. Un brevetto di sua invenzione, che qui non vi svelerò: al massimo chiedetelo a lei. Solo un dettaglio: i giornali sono rimasti circa 24 ore fuori in terrazza, quindi in pratica adesso, con questa invenzione, leggeremo sempre “il giornale del giorno prima”.
8) DIVENTATE TACCUINI: Prendete appunti sulle vostre sensazioni, non solo su quello che fate (vedi punto 3). Io ogni giorno mi annoto 8-9-10 dettagli che voglio fissare nella memoria della giornata che è stata. Mi sono detto: poi con tutto questo materiale ci farò un romanzo, un po’ inventato e un po’ basato su fatti reali. Non so se manterrò mai il mio impegno, perché alla fine vengo sempre sommerso da articoli da scrivere: fare il giornalista in tempi di Coronavirus è un lavoraccio, fidatevi. Però gli appunti stanno lì, non fanno male a nessuno e chissà un giorno li svilupperò. Fatelo anche voi, per voi stessi. Aiuta a passare il tempo ed è quasi un’autoanalisi. Pure in retrospettiva, se servisse…
9) DIVENTATI STRATEGHI: Per il momento accontentatevi del Risiko: di guerre vere non abbiamo bisogno direi. E se siete amanti del vintage, tirate fuori la vecchia scatola di “Hotel” e diventate padroni della maggiore catena di alberghi mai messa insieme sulla faccia della terra. Se invece siete proprio abituati a fare il Bastian contrario, potete rispolverare “Crack”, dove per vincere serve fallire. Meglio farlo nel gioco che nella vita reale. Ah, che belli i giochi in scatola di una volta…
10) DIVENTIAMO PIU’ SERI: Sin qui abbiamo scherzato, perché un vademecum “alla mia maniera” deve prima di tutto strappare un sorriso. Quella che però non va mai messa da parte, assieme alla fiducia, è la serietà. Smettetela di intasare bacheche Facebook e social di fake news. Fare (o postare) qualche stupidata innocua non ammazza nessuno e magari alimenta il morale. Ergersi a soloni della medicina, spacciando per vero ogni singolo “lancio” partorito dal “Corriere del Cazzaro” o “La Gazzetta delle Scoregge” fa di voi un potenziale terrorista psicologico. Pensateci bene: sono tempi pesanti, sorridete ed evitate di alimentare odio e panico. E’ un’opera buona e non vi costa nulla.
Giovanni Gardani