Assistenza Anziani del Po: lavoro e solidarietà
Ogni anziano è un mondo a se. E non solo dal punto di vista fisico poiché con l’incedere del tempo si presentano spesso patologie più o meno gravi e più o meno invalidanti, sia fisiche che psichiche, ma perché ogni persona ha una propria personalità, propri desideri, proprie simpatie. A 20 anni come a 80 questa variabile non cambia.
La Cooperativa Sociale Onlus ‘Anziani del Po’ è nata un anno fa, proprio per dare assistenza, ed in maniera diversa, a chi avanti con gli anni non è più in grado di farcela da solo o con l’aiuto esclusivo dei propri familiari. A gestirla Daniela Maioru, residente a Colorno. “Dal 2014 lavoro nell’ambito delle cooperative di servizi di assistenza, all’inizio come impiegata, poi come amministratore”.
Attualmente gestisce – in maniera ultra professionale – una trentina di badanti tutte certificate e referenziate, tutte in regola. Il primo ufficio è stato aperto a Colorno “Ma, quando eravamo lì, c’era gente che ci contattava per richiederci personale per il casalasco. Allora a gennaio del 2020 abbiamo deciso di aprire un ufficio anche da questa sponda del Po”. Anziani del Po non è un nome a caso. Daniela è innamorata della terra in cui vive, talmente innamorata da avere riempito l’ufficio di fotografie del fiume. “Il legame con questa terra è forte – racconta – e volevamo fosse evidente sin dal nome. Spesso le cooperative sociali hanno nomi fantasiosi, io volevo che questa fosse radicata sul territorio”.
Gli anziani sono seguiti a seconda delle loro esigenze, da qualche ora al giorno a 24 ore su 24. Per ogni badante e utente che si seguirà viene redatto un piano individuale, vengono fissati compiti, mansioni, impegni.
A seguire il tutto la stessa Daniela. Una sorta di Dottor Jack e mister Hide. “Sono così. La Cooperativa è una grande famiglia, sono sempre pronta ad andare incontro alle esigenze delle badanti, ad essere elastica, ma sul lavoro non accetto approssimazioni, tutto deve essere perfetto, ed il servizio offerto deve essere di assoluta qualità sempre”.
Daniela controlla le proprie badanti. “Più che un controllo che suona male, direi che verifico. Avviso i familiari, senza avvisare le badanti e vado in casa a controllare. Ormai le mie dipendenti lo sanno, non vado lì per rimproverarle, ma mi piace verificare il lavoro e confrontarmi con loro se c’è qualcosa che non va o che si può migliorare”.
Il servizio funziona con un percorso predefinito. Il 99% delle persone che hanno bisogno di assistenza sono anziani. “Assistenza Anziani del Po fornisce un consulto gratuito per chi vuole capire qual’è la scelta migliore per i propri genitori anziani, come trovare il migliore professionista in poco tempo e come evitare di incappare in problemi burocratici. Valutiamo insieme, ma questo anche dopo esserci assunte l’impegno, cosa si può fare e se siamo in grado di farlo. Ho sempre pensato che dobbiamo occuparci di quello che poi siamo in grado di affrontare. Ci sono a volte situazioni, come ad esempio penso a quegli anziani le cui condizioni psichiche si aggravano in maniera profonda che hanno bisogno dell’assistenza di una struttura. Io so quando dobbiamo dire basta: anche in quei momenti con la famiglia si cerca una soluzione che sia la migliore”.
Altra cosa importante che denota una sensibilità non comune: “Come regola la badante non deve soddisfare solo i familiari, ma deve essere accettata anche e soprattutto dall’anziano che assisterà. Se non ci sono problemi di natura psichica, l’anziano è sempre coinvolto nella scelta”.
La Cooperativa svolge servizi di assistenza domiciliare h24, assistenza diurna e notturna, trasporto anziani per prelievi, visite e accertamenti. Quando si scopre di avere necessità per una persona, di usufruire dell’assistenza in maniera sporadica o continuativa per un proprio congiunto la soluzione la si trova: “La famiglia acquista il servizio dalla Cooperativa Sociale, stipulando un contratto di servizio, essendo sollevata da qualsiasi obbligo di responsabilità per retribuzione, contributi assicurativi e previdenziali; la Cooperativa assume a proprio carico tutti gli oneri relativi. Il costo è commisurato alla condizione dell’assistito e al tipo di servizio richiesto. Viene garantita la continuità del servizio sempre e comunque. La Cooperativa garantisce la sostituzione dell’operatore d’aiuto in qualsiasi momento, in caso di ferie, malattie o infortuni; il servizio è coperto da specifica polizza assicurativa per danni arrecati a terzi. La Cooperativa garantisce la fatturazione dei servizi offerti e si occupa, inoltre, di tutti gli adempimenti burocratici e della gestione amministrativa tra cui la fornitura di tutti i documenti necessari per le detrazioni fiscali”.
Qualche mese dopo l’apertura dell’ufficio di Casalmaggiore c’è stato il COVID a cambiare le cose, anche nell’assistenza: “Sono aumentate le richieste di prestazioni h24 e naturalmente ci siamo dovuti adeguare anche noi alle regole e alle normative. Essendo il nostro un servizio essenziale, abbiamo continuato a lavorare anche durante il lockdown, continuando ad offrire le nostre prestazioni che sono cambiate. Si è azzerata la richiesta di assistenza ospedaliera e sono cresciute le richieste. Purtroppo ci sono state anche richieste alla quali non abbiamo potuto dire sì, quelle di persone Covid Positive da assistere in casa. Non ne abbiamo la possibilità e serve una preparazione specifica. Inoltre le donne mie dipendenti sono tutte badanti che hanno anche una famiglia, altri contatti e non potevo concedermi di fare correre loro dei rischi”.
La Cooperativa si occupa di tutto, alla famiglia non restano preoccupazioni di sorta. E’ il caso delle malattie delle badanti, o delle sostituzioni in caso di ferie. Da quando la Cooperativa prende in carico l’anziano questo viene seguito con continuità e senza che vi siano intoppi. Il gruppo guidato da Daniela in questo periodo di grossi sacrifici ha continuato a fare il proprio mestiere senza tirarsi indietro quando si è trattato di solidarietà.
“Abbiamo fatto la nostra parte, e continueremo a farla anche in questo periodo. Ci siamo prestate a fare spesa e a portare i medicinali nelle case degli anziani che ce ne hanno fatto richiesta in maniera gratuita e avendo a disposizione molto materiale (mascherine, guanti e cuffie) a disposizione quello che potevamo lo abbiamo portato alla RSA di Colorno e una parte donata anche ai carabinieri. Poi a Pasqua abbiamo deciso di fare un regalo all’Oglio Po. Io sono particolarmente affezionata, seppur da colornese, a quella struttura. Lì è nata mia figlia. A Pasqua abbiamo acquistato 100 uova e donate all’ospedale”.
Le badanti sono tutte seguite anche dal punto di vista sanitario: “Prima di iniziare un rapporto di lavoro fanno il test sierologico, e poi ogni 15 giorni ripetono il test rapido. Le mie dipendenti vengono quasi tutte dai paesi dell’est, sono a posto con i permessi, e quando rientrano in Italia offriamo loro anche la possibilità di affrontare la quarantena obbligatoria in un appartamento che abbiamo messo loro a disposizione”.
Naturalmente il lavoro in periodo Covid ha subito una certa contrazione: questo però non ha spaventato Daniela. Quello che in termini di solidarietà lo si è potuto fare lo si è fatto: “Io parto da una convinzione – spiega la responsabile di Anziani del Po – se io ho un panino e tu hai zero, dobbiamo fare in modo di avere un mezzo panino a testa. Per questo sono sempre disponibile a dare una mano”.
L’assistenza anziani non è per nulla semplice. “E’ un mestiere, perché il nostro è un lavoro, che richiede passione, non puoi fare come gli altri. Un lavoro che ami, o che odi. Io sono convinta che se, oltre alla professionalità, ci metti il cuore tutto può filare liscio”. Già, spesso oltre che di professionalità, è pure questione di cuore. “Quel che penso del lavoro per me vale anche nella solidarietà: se il traguardo finale è quello di riaccendere un sorriso, sono disposta a fare di tutto”.
Nazzareno Condina