Andrea Devicenzi ottavo re di Roma: emozione fortissima
… Roma è conquistata. E c’è voluta tutta la forza, tutto il coraggio, tutto l’incrollabile ottimismo, tutta la preparazione e l’energia mentale. Tutta la tecnica delle nuove stampelle spaziali ‘Katana’. I 1000 km della via Francigena, da Aosta a Roma, sono terminati poco fa. Andrea Devicenzi è giunto in Vaticano, con un esercito di amici, quelli fisicamente giunti con lui e quelli che ne hanno seguito alcune delle tappe. Uomini donne, portatori di handicap, studenti. Ce l’hanno fatta tutti…
… sono tutti lì, nel volto provato che cerca di nascondere con un sorriso, nelle foto che hanno fissato ogni momento di un percorso che ha pure avuto le sue difficoltà. Perché le difficoltà ci sono state. Da quelle che si è autoinflitto (la prova con le due stampelle diverse ed i segni nella mano) e quelle fisiche e mentali, umane, come è umano lui anche se qualche volta si veste da supereroe e tante volte lo è davvero…
… no, non sono i 1000 km la sua vittoria. Non è solo l’aver provato a se stesso di avercela fatta, non è solo il coraggio. E’ l’uomo, è lui che ti dà forza anche quando non sembra insegnarti nulla, che in maniera continua ti spiega – e non a parole ma con il suo eterno dinamismo – che una guerra, qualunque guerra, va combattuta e sino in fondo con le armi che si hanno a disposizione, solo quelle. Non è il percorso ed il traguardo quello che resta, ma quel che resta è il viaggio…
… Andrea è a Roma, ultima tappa della Francigena. Ha vinto. Ma, in fondo, ha vinto ogni giorno in cui lo incontri in bicicletta o a piedi, con una pagaia o una stampella, sempre pronto a ripartire. Ora restano le Olimpiadi e siamo certi che ci proverà sino all’ultimo a conquistare il pass. Ma comunque vada oggi Andrea ha scritto l’ennesima pagina di un libro glorioso, di un libro che non ci stancheremmo mai di leggere…
… cazzo, che emozione amico mio. E’ come se a Roma, in questa sera di pioggia sottile, con te a Roma ci fossi arrivato anch’io, ed ho i brividi…
Nazzareno Condina