Un buon Natale a tutti voi…

… questo Natale è vostro. E’ della gente che combatte in mille battaglie, vincendone poche e soccombendo a molte. E’ dei folli, che ogni volta battono la testa guardando al cielo ed il giorno dopo sono pronti ancora a tirare su lo sguardo. E’ dei sognatori, di quelli che sono in perenne Natale, che hanno sempre i pensieri rivolti al domani che verrà. Questo Natale è vostro. E’ di chi migra, e non per libera scelta, e magari in un mare sconosciuto affoga senza trovar approdo, è di chi si sveglia ogni mattina al suono dei colpi di fucile, è di chi vive in una casa di legno e cartone, ed ancora ci vivrà per chissà quanto tempo. E’ il Natale di chi ha Natali belli nei ricordi, ma solo in quelli. Dei mille volontari che lottano per una giusta causa, qualunque essa sia. E’ di chi vive in una casa di riposo, di chi attende la morte ogni giorno, di chi la testa l’ha perduta e di chi, dolorosamente guardando alla finestra, se la porta al collo. E’ il Natale dei diversi, qualunque sia la diversità. Il Natale di Maurizio, che vende libri e giornali all’angolo della strada e dentro ai bar, quello di chi non ha lavoro, quello dei precari, dei dannati, dei senza terra, dei senza casa e dei senza patria. Dei bambini di guerra, dei profughi, dei diseredati. Il Natale di chi lotta in un ospedale, di chi impreca nei vicoli bui, di chi si fa di vino o droga e di chi si fa d’idee, qualunque esse siano. Questo Natale è vostro. Di chi batte lungo la strada per soddisfare i vizi di padri di famiglia, di chi ha un Dio, di chi fa mostra di averlo e di chi non ce l’ha. Questo Natale è il vostro, deve essere il vostro perché il Natale non può avere falle, ed il Natale non può essere di felicità piena se, da qualche parte, qualcuno felice non lo è. E’ la vostra festa, tanto quanto quello di tante famiglie sedute attorno ad un tavolo davanti al pesce e ai tortellini, allo spumante e ai panettoni. Questo Natale è il Natale di tutti, oppure non esiste. Non ci sono vie di mezzo, compromessi al ribasso. Questo Natale è il vostro. Di chiunque legga, in qualunque condizione si trovi a vivere. Di chiunque abbia a soffrire – soprattutto – per qualunque cosa soffra…