Santa Federici – Il 7 a teatro con Luisa Sartori
CASALMAGGIORE – Il 7 dicembre torna in teatro Luisa Sartori con la sua ormai nota DAAS, per uno spettacolo di Natale molto speciale intitolato “Leggera come una Piuma” che vede protagonisti i ragazzi della Santa Federici e dell’associazione i Girasoli. Il titolo è tratto dal libro che narra la storia di Beatrice soprannominata la “bambina di pietra” a causa di una malattia rarissima che l’ha vista prigioniera del suo scheletro come di una armatura. Bea è una bimba che quando scopre le sue manine si accorge che non riesce ad aprirle. È la storia di una bimba cresciuta nell’anima ma non nel corpo perché quel corpo era ossificato, calcificato. I suoi genitori hanno portato Bea ovunque ma purtroppo era l’unico caso al mondo. Bea muoveva solo gli occhi e la bocca. Il resto del suo corpicino era pietrificato. La sua storia si fa ancor più drammatica quando la sua mamma le viene portata via da un cancro e così, non molto dopo, nel giorno di San Valentino Bea la raggiunge, finalmente non più prigioniera del suo corpo, ma leggera come una piuma……. aveva nove anni. Il libro è stato scritto dalla zia Sara che ha voluto raccontare la seppur breve ma intensa vita di Bea “Perchè la pietra non la puoi spostare, mentre tu con un soffio hai smosso i cuori e le coscienze di ognuno di noi” Di lei oltre alla sua storia rimane IL MONDO DI BEA, la onlus voluta fortemente dai genitori e dalla zia per sostenere Bea e sensibilizzare la ricerca sulle patologie rare e sconosciute; attualmente conta migliaia di adesioni. “Il Mondo di Bea – dichiara la zia – resterà in assoluto il miglior posto che io abbia mai potuto visitare”. E questo miglior posto, questa toccante storia ha raggiunto il cuore di Luisa: “Come ogni anno i ragazzi mi danno la possibilità di toccare temi forti ed emozionare sempre il pubblico ma la storia di Bea l’ho scelta prevalentemente per loro, non solo per il pubblico, perché nella disabilità è una storia estrema che può aiutarli nei loro momenti di sconforto. Portandoli col corpo e con l’anima dentro al corpo e all’anima di Bea, ho voluto trasmettere loro che ogni vita ha un valore e un senso, che ogni vita deve essere vissuta e respirata al massimo proprio come ha fatto Bea la quale ha concentrato in nove anni ciò che altri vivono in 40/60/80 anni per non perdersi nulla. Ho voluto che vivessero il disagio, la sofferenza e la forza di questa bambina speciale attraverso il palcoscenico del teatro che ha la magia di portare in mille vite e in mille mondi facendo vivere emozioni ed esperienze altre che restano dentro anche una volta che il sipario è chiuso. Ho voluto far sentire loro che sono fortunati, che sono vivi, che possono muoversi e che, dando valore alla loro vita, possono sconfiggere lo sconforto che spesso la disabilità e lo stigma ad essa legato, insinuano in queste creature speciali.” Non è da tutti fare del proprio lavoro un mezzo per aiutare gli altri, per Luisa è una mission, è il senso della vita non a caso il ricavato dello spettacolo andrà interamente ai ragazzi.
Si possono prenotare i biglietti presso la DAAS o La Santa Federici.
Sul palcoscenico oltre ai ragazzi tutto il suo staff, i bambini che seguono i suoi corsi, un momento musicale con la voce di Denise Cominotti, un altro recitato da un componente dei Casalmattori e il service come sempre affidato alla professionalità dello Zero alias Emanuele Piseri
Giovanna Anversa